Vivo in Stettiner Straße 21, nel 13357 di Berlino, da tre decenni ormai; questa casa non è mai stata particolarmente bella o tecnicamente impeccabile, ma negli ultimi tre anni noi residenti siamo stati messi a dura prova, soprattutto negli ultimi mesi sono diventati insopportabili.
I lavori sono iniziati prima con la ristrutturazione dell'asilo nido al piano terra, il cui completamento era previsto per il 2014. Tuttavia, questa è terminata solo nel 2017 (lavori di costruzione 2013-2017). L'installazione del riscaldamento a pavimento, che ha causato ripetutamente problemi con la fornitura di acqua calda, ha fatto sì che nell'inverno del 2016 non avessimo né riscaldamento né acqua calda per 1⁄2 mesi. La fornitura è stata ripristinata sporadicamente, ma l'interruzione è stata predominante.
Attualmente siamo nel bel mezzo di una ristrutturazione di una stringa, che ha portato a una situazione abitativa inaccettabile. Nelle pagine seguenti descriverò la mia situazione attuale e spero che possiate aiutarci.
Gli ascensori sono in uno stato miserabile e si devono effettuare continuamente riparazioni d'emergenza. Ci sono sempre stati anche dei difetti, come parti mancanti dei rivestimenti interni, ecc. Inoltre, non sono visibili gli adesivi del TÜV.
L'ascensore "piccolo" ha subito danni da acqua ed è rimasto fermo per 6 mesi. All'inizio dell'anno è stato rimesso in funzione in concomitanza con l'inizio dei lavori di costruzione. Nell'ascensore c'era un forte odore di acqua stantia e (probabilmente a causa dell'umidità) c'era una "piaga" di zanzare. Quando salivamo dal parcheggio sotterraneo o dal seminterrato, si sentiva l'acqua gocciolare. Al momento l'ascensore è di nuovo rotto, si dice che il motore si sia bruciato.
Attualmente l'ascensore "grande" funziona di tanto in tanto (questione di fortuna); nello stesso momento in cui si è rotto il motore di quello "piccolo", si è rotta anche la catena di quello "grande", con conseguente fermo macchina di diverse settimane. L'ascensore "grande" è coperto (vedi foto) e viene utilizzato per il trasporto di macerie edili, che era escluso nella lettera di annuncio.
La fornitura di acqua calda si guasta più volte all'anno. Un commerciante e un dipendente Degewo hanno riferito che l'impianto ha due caldaie troppo piccole per questa casa. Attualmente il sistema dovrebbe funzionare solo con una caldaia, l'altra probabilmente non funziona. Inoltre:
- Le scale antincendio di emergenza sono difficili da raggiungere.
- Spesso il campanello non funziona per giorni.
- L'illuminazione del corridoio (5OG) continua a rompersi.
- Le finestre della tromba delle scale sono difettose.
- La cantina delle biciclette non è più accessibile, il che significa che molte cose si accumulano nei corridoi.
- Le porte del locale caldaia e di altre aree che non dovrebbero essere accessibili sono spesso aperte.
Pannelli Floor-Flex che sono aperte e difettose, queste e il collante possono contenere amianto. Le piastrelle del soggiorno e della sala da pranzo sono state sostituite all'epoca. Un vicino ha ricevuto una lettera dalla società edilizia che conferma che i pannelli e il collante contengono amianto (vedi foto).
- Le finestre perdono da anni, sono moderne e hanno dei buchi.
- Le valvole di riscaldamento non si aprono e chiudono correttamente
- Pavimento ribassato nel bagno al 5° piano e nella cucina al 4° piano
- Crepe nella parete della cucina, nel bagno del piano superiore e in quello del piano inferiore
- Gli scarichi sono spesso ostruiti.
Le riparazioni effettuate in questo appartamento sono per lo più di scarsa qualità e lo stesso problema si ripresenta dopo poco tempo.
Il 5 ottobre 2020, Degewo ha effettuato un'ispezione durante la quale abbiamo discusso lo stato di salute delle persone che vivono nella famiglia. Ho cercato di sollevare il problema telefonicamente prima dell'ispezione e mi è stato solo detto da Degewo (signora H.) che si sarebbe svolta un'ispezione, citando: "è per questo che sono lì". Il problema principale era l'accesso al bagno e l'accumulo di polvere. A causa della sua storia clinica, mia madre ha un ventilatore. Il ventilatore deve essere collegato di notte, altrimenti le conseguenze per la salute potrebbero essere drastiche. A causa dell'assunzione di compresse per la disidratazione, mia madre deve poter accedere rapidamente alla toilette (vedi foto).
Inoltre, mia moglie soffre di una malattia polmonare cronica e ha allergie multiple, che possono favorire le crisi epilettiche (vedi foto).
Degewo ha mostrato scarsa disponibilità a trovare una soluzione, ha preteso un certificato medico da mia madre e ha suggerito beffardamente di ricoverare mia madre in una casa di cura, citando: "Se vostra madre sta così male, dovreste prendere in considerazione l'idea di ricoverarla". Degewo ha minacciato che avremmo dovuto sostenere i costi aggiuntivi in caso di ritardo. La signora H. (impiegata della Degewo) mi ha dato una scadenza dell'11 ottobre 2020 per presentare il certificato, ma mi ha anche detto che il loro sistema di posta elettronica impiega fino a 3 giorni per elaborarlo. Ho inviato il certificato per e-mail il 07.10.2020.
Poco dopo, ho ricevuto una telefonata con il suggerimento di acquistare una toilette da campeggio e di inviare la fattura a Degewo. In generale, Degewo voleva fornire un container con servizi igienici. Durante l'ispezione, il signor Janz ha sottolineato che
(responsabile del sito Degewo) che c'era anche un rifornimento di acqua calda, citazione: "Altri gestori di siti forniscono solo un bagno chimico". Non c'era e non c'è ancora un container.
Il 25 ottobre 2020 abbiamo sgomberato l'intera cucina e il bagno.
Il 26.10.2020 il capocantiere (ditta XXX, sig. X) è venuto con i suoi operai e ha discusso la situazione. La lavatrice dovrebbe essere collegata al bagno del piano superiore, la cucina è inutilizzabile solo per un giorno, l'acqua/fognatura è interrotta solo per circa 4-5 ore, è stata installata una protezione antipolvere a causa del certificato, che dovrebbe, come dice il nome, non far passare la polvere.
Il 27 ottobre 2020, gli operai hanno iniziato a smontare parti dell'attrezzatura della cucina e a montare pareti di polvere.
Dal 28 al 30 ottobre 2020 non è successo nulla.
Il 02.11.2020 è iniziata la demolizione del bagno, c'era un'enorme quantità di polvere. Ho chiesto a un operaio presente se non avesse bisogno di una maschera per lavorare, mi ha risposto, testualmente: "No, sto bene, 5 minuti di lavoro, 5 minuti di pausa". Le stanze "protette" dalle pareti di polvere erano molto polverose dopo il lavoro. Ho cercato di rimuovere la polvere, ma ci sono riuscito solo in minima parte. C'era un odore acre nell'aria e avevamo una specie di patina in bocca e in gola. C'era anche un buco aperto al terzo piano, che esiste ancora oggi.
I lavori di demolizione della cucina hanno avuto luogo il 03.11.2020. In quel momento mi trovavo nel nostro soggiorno, che era "protetto" da una copertura antipolvere, quando sono stata circondata da una nebbia di polvere di cantiere (vedi video). Ho immediatamente presentato un reclamo al centro di consulenza clienti Degewo (signora D.).
Il 4 novembre 2020, il capocantiere mi ha telefonato e mi ha offerto 75,00 euro per la pulizia delle aree colpite dalla polvere di cantiere, citando: "Vi presterò anche il nostro aspirapolvere". Uno degli operai si è lamentato del fatto che abbiamo rimosso la "pellicola extra" (vedi video) dal soggiorno, citando: "Non posso attaccare nuova pellicola ogni giorno".
Quel giorno, un tubo di amianto in cucina doveva essere rimosso e sostituito. Volevo parlare con gli operai prima dell'inizio dei lavori. Quando sono andato a chiedere quando sarebbero iniziati i lavori, ho visto due muratori che stavano maneggiando un tubo in un grosso pacco. Uno degli operai stava colpendo il tubo con un martello. Ho chiesto più volte cosa stesse accadendo e se il tubo di amianto fosse stato appena staccato con il martello. Gli uomini mi hanno completamente ignorato. Ho informato immediatamente il capocantiere, che mi ha assicurato che tutto stava andando secondo i piani.
Lo stesso giorno ho informato la LKA e la LAGetSi e ho descritto la mia osservazione. Il LKA è arrivato abbastanza rapidamente e ha stilato un rapporto. Un dipendente (LAGetSi) mi ha raccomandato personalmente di lasciare l'appartamento fino a quando non ci fossero state certezze. Ho informato Degewo di ciò che era accaduto nell'edificio e li ho messi di fronte alla raccomandazione di lasciare l'appartamento, citando: "Dovrei scrivere al centro di consulenza clienti".
Il 5 novembre 2020, la ditta XXX è stata incaricata dalla LAGetSi di pulire il corridoio, la cucina e il bagno e di effettuare una misurazione a campione dell'aria, soprattutto per la ricerca di amianto. La pulizia è durata 6 ore, i 2 lavoratori erano sotto protezione totale. Il capocantiere (l'impresa XXX, il signor X) ha insistito per continuare i lavori di costruzione al mattino e ha abbandonato il suo piano solo dopo che il referente dell'impresa XXX gli ha spiegato che ciò sarebbe stato possibile solo dopo la misurazione del campione d'aria.
Dopo la pulizia, è arrivato un dipendente di XXX (il signor X) e XXX (il signor X). Mi hanno spiegato la procedura e che la misurazione sarebbe durata 8 ore. Il signor X ha posizionato gli strumenti di misurazione dell'aria nel corridoio e nel soggiorno e mi ha chiesto di supervisionare il tutto per dargli fiducia, citando "Voglio che tu abbia fiducia". Ho parlato con il signor X dei problemi della casa e lui ha condiviso le mie preoccupazioni quel giorno. Il sig. X ha indicato i pannelli Floor-Flex, ad esempio, e ha detto che probabilmente avrebbero
Amianto includere. Ho parlato anche delle misure di sicurezza nella casa e negli appartamenti, dove il signor X ha ammesso di avere delle preoccupazioni, ma non ha voluto entrare nei dettagli.
Quando eravamo in corridoio, ho richiamato l'attenzione del signor X sui lavori in corso nell'ex appartamento della famiglia X, dove era prevista la rimozione e la levigatura di un pavimento contenente amianto. Ho informato il signor X che la porta dell'appartamento continuava ad aprirsi e chiudersi e che gli operai stavano lasciando l'appartamento. All'inizio non voleva crederci, finché non ha visto di persona. Il signor X ha chiesto all'operaio che aveva incontrato della "zona nera" e la sua risposta è stata: "Non ne ho bisogno". Alla domanda se non avesse bisogno di indumenti protettivi (aveva salopette, maschera FFP2 e guanti) e se lavorasse al piano di sotto in questo modo, la risposta è stata: "Sì, lavoro in questo modo, qual è il problema? Ho chiesto al signor X se dovevo informare la LKA, lui mi ha risposto di no e ha detto che avrebbe registrato la cosa e l'avrebbe denunciata. Anche diversi vicini hanno notato il tutto. I lavori nell'ex appartamento della famiglia X sono durati fino a dopo la fine dell'anno.
19:00, il che ha provocato un'agitazione in strada. L'enorme aspirapolvere (contenitore sulla strada) ha provocato un enorme rumore, tanto che due uomini della casa di fronte sono saliti sull'impalcatura e hanno insultato a gran voce gli operai, affrontandoli sulla situazione. Gli operai si sono arresi e hanno interrotto i lavori.
Il 06.11.2020 i campioni sono stati prelevati alle 9:30. Alle 12:40 sono stato informato telefonicamente del risultato dal signor X (società XXX). Secondo i risultati del laboratorio, non sono state trovate né fibre di amianto né fibre di Gibs. Ho deciso di riferire personalmente alla LKA gli eventi del giorno precedente. Ho anche scritto un'e-mail al LAGetSi e sono stato prontamente richiamato. In questa telefonata sono stato informato che il SiGeKO (il signor X) non voleva commentare l'incidente del giorno prima. Il perché e il percome rimangono tuttora poco chiari.
Non sono stati eseguiti lavori in questo appartamento dal 06.11.2020.
Secondo i vicini della casa accanto, così come i vicini diretti della stessa casa, hanno riferito che il responsabile del sito (la società XXX, il signor X) stava dicendo alla gente che eravamo risultati positivi al coronavirus (cosa non vera). Dopo la revoca della quarantena, la situazione si è rapidamente trasformata in un evitamento sociale. Le persone del chiosco ci hanno evitato, così come i vicini dell'edificio accanto.
Anche gli operai edili mi hanno chiesto se eravamo positivi o meno alla corona.
Il 10 novembre 2020, si è tenuta una riunione del
Degewo nel nostro appartamento (si veda la dichiarazione del sig. XXX).
L'interesse è stato mostrato solo per i lavori di costruzione.
Erano presenti la sig.ra K. (Degewo, gestione clienti), il sig. J. (Degewo, direttore di cantiere), il sig. X (X, direttore di cantiere), il sig. X (gestione tecnica), XXX (testimone) e il sottoscritto, Dominic XXX.
Degewo ha cercato di sminuire tutto e di usare il gaslighting mirato. Ecco alcuni esempi:
- È normale che ci sia polvere in un cantiere o È ragionevole vivere nell'appartamento
- "Siete gli unici inquilini su 15.000 che si lamentano" o "Siete invitati a chiedere i danni in tribunale" Quando ho chiesto dove avremmo dovuto cucinare, mi è stato detto di togliere la polvere e di cucinare nel soggiorno con il piano cottura preso in prestito (vedi foto).
Quel giorno chiesi al signor X perché avesse detto che eravamo positivi alla corona, lui alzò la voce e minacciò di denunciarmi alla polizia.
Durante la dimostrazione che le pareti di polvere incollate non tengono, ho preso un dito e ho premuto molto leggermente la parete di polvere, che si è piegata. In quel momento la signora K. ha gridato a me e al testimone, dicendo: "Avete visto? Come l'ha danneggiata, lei è un testimone qui!".
Uscendo dall'appartamento, uno dei tre signori ha detto: "Un appartamento così malandato, e poi fai delle richieste".
Noi inquilini ci siamo organizzati attraverso una chat di gruppo e abbiamo voluto affrontare Degewo in corridoio tutti insieme, c'era molta rabbia a causa dei "danni collaterali" che sono sempre stati minimizzati da Degewo. A quasi tutti gli inquilini è stato chiesto se avrebbero preso in considerazione l'idea di trasferirsi definitivamente. Abbiamo sentito parlare di problemi più volte la "prima volta". Stavo parlando personalmente con un vicino della situazione quando all'improvviso la signora K. mi ha gridato attraverso il corridoio con le seguenti parole: "Oh, signor XXX, lasci stare i vicini".
Ho chiesto più volte di essere trasferita in un altro appartamento. Mi è sempre stato negato. Dato che la maggior parte degli hotel ha chiuso completamente a causa della pandemia, coloro che ci avrebbero affittato una stanza, a loro spese, avrebbero avuto bisogno di una lettera in cui si dichiarava che l'appartamento non era abitabile e che si trattava di una situazione di emergenza. Anche la Degewo si è rifiutata di farlo, secondo la signora K. (Non lo otterranno mai da noi).
Ho già contattato la direzione di Degewo e sono stata indirizzata alla signora G. (Degewo, gestione delle crisi). Inizialmente la signora G. voleva aiutarmi a chiarire la situazione, ma poi ha voluto commentare solo per iscritto. (A tutt'oggi non ho ricevuto la lettera).
Il 13.11.2020 ho parlato di nuovo con il signor J. (Degewo, responsabile del sito), il quale ha cercato di accontentarmi e mi ha proposto quanto segue:
Li avrebbe contattati telefonicamente il 16 novembre 2020 per fissare un appuntamento per il proseguimento dei lavori. La lavatrice doveva essere collegata il 16/11/2020. Si disse che se ne sarebbe occupato lui. Come previsto, non è successo nulla.
Inoltre, noi inquilini siamo già stati informati che l'intero appartamento sarà ristrutturato all'inizio del 2021. Gli inquilini saranno trasferiti in appartamenti alternativi per un periodo di 6 settimane.
Sembra esserci un problema generale a Degewo,
https://www.asbest-berlin.de/ Con i migliori saluti
Famiglia XXX
Articolo rilevante:
L'inquilino Degewo di Stettiner Str. 21: "Questa ristrutturazione è un inferno" (BZ Berlino)"Le parti di conversazioni che non appartengono all'area centrale della sfera privata possono essere utilizzate se gli interessi del pubblico in generale superano gli interessi delle parti della conversazione, che sono protetti dai diritti fondamentali, in misura tale che l'utilizzo delle registrazioni deve essere considerato ammissibile".
Corte Suprema bavarese (BayOLG) - Sentenza del 20 gennaio 1994 - Fascicolo 5 St RR 143/93
